sabato 28 luglio 2012

Perchè sarà semplice leggere il libro Veni, Vidi, Vici, Bici! Da 0 a 139 anni




 Il libro è scritto in modo che:


  • tu possa leggere e apprezzare i singoli capitoli senza necessariamente leggerlo per intero o nella successione con cui i capitoli sono presentati 
  • puoi leggere le varie parti anche a distanza di tempo: il vademecum iniziale ti aiuterà a orientarti in mezzo ai personaggi, tuttavia le storie sono indipendenti (anche se si intrecciano) quindi sono pochi i dettagli che perderesti se metti il libro da parte per giorni o mesi 
  • puoi leggere l'intero libro in circa 6 ore, quindi non aver paura che la lettura al computer stanchi i tuoi occhi, lo puoi apprezzare per esempio leggendo un capitolo al giorno così da trascorrere poco tempo davanti allo schermo
  • ti interessa poco il ciclismo? Ho scelto di calare i personaggi all'interno del Giro D'Italia perchè è uno sport che mi ha affascinato, tuttavia pochissimo dell'evoluzione delle storie contenute dipende dall'ambientazione: il libro e i suoi messaggi sono facilmente apprezzabili anche da chi, come Barbara che ha curato il libro, è totalmente estraneo a questo sport


 Ti prometto che:


  • qualora mi accorgessi che leggere questo libro sia per molti una perdita di tempo, te lo segnalerò in tutti modi sconsigliandone la lettura accanto ai link per il download.
  • ci sarà sempre una pagina dove verrà misurata la soddisfazione dei lettori come te. Lo trovi a destra, quasi in cima al blog.
  • Ancora non sei convinto? Su excalibooks puoi leggere un'intervista

Il libro era gratuito, ora non più: lo puoi acquistare qui


2 commenti:

  1. Riporto il commento di un lettore.

    Non mi è piaciuto molto. L'ho trovato noioso ed appesantito da una onnipresente voglia di trasmettere "il messaggio".
    La domanda "cosa ci vuole dire lo scrittore?" è superflua. Le pillole di saggezza sono poggiate (quasi esibite) su ogni pagina e tolgono ossigeno al racconto.
    Rimane lodevole comunque l'obiettivo e la saggezza che trasuda da tutta l'opera.

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  2. Riporto il commento di un lettore.

    Ho letto il tuo libro. Ho trovato eccessive le critiche che ti hanno fatto e di cui mi avevi parlato. Ma diciamoci la verità: non è altro che una serie di racconti che non ci azzeccano nulla tra loro, ma che sei riuscito a inserire bene e in modo molto originale in un’ unica cornice. E spero che tu te ne renda conto, altrimenti abbiamo un
    problema di fondo… ci sono però un po’ troppi errori (grammaticali e di sintassi): ma la colpa ovviamente non è tua, visto che avevi una curatrice che avrebbe dovuto occuparsene. Ora: per caso devo chiamarti
    Domenico Affari?! Troppo lunga e fuori luogo la parte iniziale del matrimonio per non pensare che in realtà volevi solo parlare di te stesso… e secondo me hai esagerato con i soprannomi: la maggior parte della gente non si dà tutta sta confidenza, soprattutto se sono
    avversari; hai reso tutto più irreale o favolistico,se preferisci.
    Sappi infine che non mi sono rivisto neanche un po’ nel personaggio di Luca “Formula1” : mi pare che Chioma mi assomigli un po’ di più; ma poco importa: l’importante è che io ti sia comunque stato di qualche ispirazione. Direi comunque che per essere il primo romanzo non è
    andata poi così male… un abbraccio, Luca.

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